Levieditorino.it La piattaforma dell’università che aiuta i negozi
Sul corriere di Torino del 8 Dec 2020 si segnala l'articolo di Giorgia Mecca con intervista a Cecilia Casalegno, docente del dipartimento di management dell’università di Torino e fondatrice dello spinoff universitario Spinlab, nonché referente della sezione Intangibili di InCreaSe.
La piattaforma ideata dal dipartimento di management di Unito è pensata per gli acquisti oltre Natale, vale a dire durante i saldi e per le collezioni primavera-estate
https://levieditorino.it
Dal mondo reale a quello virtuale, che al momento è più sicuro passando per quello accademico. Continua il trasloco dei negozi torinesi verso le vetrine digitali. Dopo le fortunate iniziative di Borgo Nuovo, Delivery Mirafiori, Mercato itinerante e Lo spaccio di cultura, da questa mattina sarà online anche Levieditorino.it, una nuova piattaforma pensata dall’università che vuole essere il punto di incontro tra i commercianti e i loro clienti. La data scelta per il lancio del sito, oggi, festa dell’immacolata, non è casuale e vuole agevolare gli acquisti natalizi senza creare assembramenti.
Dal mondo reale a quello virtuale, che al momento è più sicuro passando per quello accademico. Continua il trasloco dei negozi torinesi verso le vetrine digitali. Dopo le fortunate iniziative di Borgo Nuovo, Delivery Mirafiori, Mercato itinerante e Lo spaccio di cultura, da questa mattina sarà online anche Levieditorino.it, una nuova piattaforma pensata dall’università che vuole essere il punto di incontro tra i commercianti e i loro clienti.
La data scelta per il lancio del sito, oggi, festa dell’immacolata, non è casuale e vuole agevolare gli acquisti natalizi senza creare assembramenti. «Dopo il Natale arriverà la stagione dei saldi, le nuove collezioni di primavera ed estate, il sito continuerà a essere funzionante e disponibile per tutti, come alternativa allo shopping in presenza», dice Cecilia Casalegno, docente del dipartimento di management dell’università di Torino e fondatrice di Spinlab, spinoff di Unito che agisce da intermediario tra imprenditori, territorio e l’università. Al momento sono circa cinquanta i negozi che hanno aderito al progetto, tra questi le attività che fanno parte dell’associazione dei commercianti di via Po e alcuni storici caffè torinesi, ma ci si potrà iscrivere al portale da rivenditori in qualsiasi momento, per permettere ai propri clienti di continuare a trovare i propri prodotti e i propri regali preferiti.
Da Porta Palazzo a Mirafiori, dal centro alla Crocetta, dalla frutta e verdura alle sciarpe e guanti per affrontare la stagione invernale, da panettoni e pandori a candele e tovaglie per apparecchiare la tavola durante la vigilia di Natale: tutto lo shopping e le compere si trasferiscono dunque online garantendo gli stessi prodotti e la stessa professionalità dei commercianti dei negozi di quartiere. In tempi di smartworking tutti si sono dovuti adeguare, persino panettieri, salumieri, fiorai e baristi, che ci hanno messo davvero poco per convertirsi al digitale e offrire servizio e consegna a domicilio in tutta la città. Basta un clic perché la necessità si trasformi in una risorsa che sarà utile anche in futuro, alla fine della pandemia. Le attività commerciali che sbarcano sul digitale si aprono infatti a molti più clienti rispetto ai vicini di quartiere, online le vetrine dei negozi sono apprezzabili da tutti, non soltanto a chi ci passa davanti. È uno dei vantaggi degli e-commerce,quello di incrementare la visibilità e valorizzare il singolo negozio.
Con il nuovo sito ideato da Spinlab, realizzato grazie al supporto di Ascom, Lavazza e Reale Mutua, gli utenti potranno passeggiare virtualmente tra le vie del centro, con il proprio smartphone e fermarsi davanti alle vetrine che preferiscono ed entrare a fare acquisti, o a comprare buoni da regalare. Sarà un modo per aiutare le luci dei quartieri a rimanere accese. «I negozianti hanno bisogno di liquidità, ma anche di fiducia. Non è soltanto una questione economica. Il profitto è soltanto uno degli obiettivi delle attività commerciali, uno degli aspetti non secondari è la creazione di valore per la propria comunità di riferimento», spiega Casalegno. Gli acquisti non sono soltanto transazioni o passaggi di denaro, sono la creazione di una relazione di fiducia tra due persone. Domanda e offerta torneranno a incontrarsi in presenza, all’interno dei nostri negozi preferiti, per il momento ci si può continuare a servire online. Con altri mezzi, il risultato non cambia.
Casalegno «Uno degli aspetti non secondari dei negozi è la creazione di valore per la comunità»
https://www.pressreader.com/italy/corriere-torino/20201208/281668257553644