Domiciliarità e/o residenzialità per il benessere degli anziani non autosufficienti
A cura di: G. Lazzarini, P. Benetti, L. Bollani, F. Floris, A. Forte, M.R. Guerrini, M.G. Lucia, V. Rossi, S. Vercellino
Editore: Marcianum Press
L'Italia ha il numero più elevato di persone anziane in Europa, dall'ultimo rapporto 2020 dell'ISTAT si evince che gli ultraottantenni con gravi limitazioni di autonomia nelle attività quotidiane fondamentali e in quelle strumentali sono circa 2,3 milioni. È evidente che le politiche sociali devono con urgenza ripensare l'organizzazione dei servizi per gli anziani e le famiglie, creando ambienti in grado di corrispondere ai bisogni della quotidianità, ma soprattutto ai bisogni affettivo-relazionali degli anziani, al rispetto dei valori dell'età avanzata, mettendo sullo stesso piano le relazioni empatiche e le relazioni di cura.
Con il documento "Domiciliarità e/o Residenzialità per il benessere degli anziani non autosufficienti", l'Associazione culturale InCreaSe intende offrire una riflessione multidisciplinare a partire dall'ipotesi che "domiciliarità e/o residenzialità" sono due soluzioni di un percorso di vita che devono considerarsi intercambiabili a seconda delle esigenze della persona e/o dei caregiver.